Tutti dovrebbero avere un diario alimentare.
registrare sempre quello che si mangia, quanto si pesa, quanto si è alti, insomma tutte le proprie misure.
Ora come ora penso che in fondo alla pagina, ogni giorno, bisognerebbe scriverci anche se si è sofferto, se no, se è accaduto qualcosa che ci abbia influenzato facendoci mangiare di più o di meno o se qualcosa in particolare.
Se dovessi, così ad occhio e croce, stabilire quale sia stato uno dei miei periodi migliori di tutto questo giro, beh sicuramente due anni fa.
Dieci chili.
Pesavo la bellezza di dieci chili di meno! Era tutto così bello, ero molto più determinata, non mangiavo bene è vero -mi abbuffavo sempre alla merenda del pomeriggio- però calavo. Avevo la scusa del pranzo fuori casa così mangiavo sempre solo una mela, naturalmente la colazione e la merenda a scuola le saltavo sempre ad eccezione del caffè, naturalmente buono senza zucchero. Quando tornavo a casa c'era sempre il mostro della fame ad assalirmi appena entravo in cucina, ogni volta con il buon proposito di mangiare poco poco, ed ecco che ingurgitavo uno-due tazze di yogurt con i cerali e poi tutto quello che mi capitava sottomano. Che vergogna!
Finalmente riuscivo a scappare in bagno e lì buona buona vomitavo tutto. Dio che soddisfazione quando poi rialzavo la testa dopo aver finito tutto. La cena sfortunatamente dovevo sorbirmela tutta però per fortuna mangiavo solo il secondo e le verdure insieme alla frutta.
Naturalmente mi scrivevo tutto, e il giorno dopo sottolineavo tutte le cose mangiate che avrei potuto benissimo evitare.
Ero riuscita a calare di una taglia, e se avessi continuato sarei riuscita ad infilarmi anche la tanto ambita 38.
Che idiota che sono stata! Ho gettato tutto via in cambia una misera e temporanea felicità che ho dovuto pagare molto cara anche ora.
Lo prometto però, riprenderò queste benedetto diario alimentare, così come mia madre in buona fede mi aveva detto di fare, e non smetterò finché non scenderò almeno dieci chili. Almeno questi per l'amor del cielo.
